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Chi sei tu? La personalità vista da vicino

L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.
(Carl Gustav Jung)

Quando parliamo di personalità ci riferiamo alle caratteristiche e ai tratti stabili di un soggetto, è un’organizzazione multifattoriale, in cui modalità cognitive, emotive e sociali si intrecciano con componenti biopsicosociali. Grazie alla personalità ogni individuo assume caratteristiche peculiari proprie che lo differenziano dagli altri.
Un’importante corrente che si è occupata dello sviluppo della personalità è quella psicoanalitica ed ha cercato di farlo in due modi differenti, da un lato troviamo la teoria delle pulsioni di Freud e dall’altro la psicologia dell’Io con i meccanismi di difesa.
La teoria pulsionale di Freud, di derivazione biologica, sottolineava la centralità dei processi istintuali nello sviluppo della personalità. Secondo questa teorizzazione i bambini cercano di soddisfare i loro istinti, partendo dai bisogni primari di sopravvivenza fino al completo sviluppo della persona, passando per le 5 fasi dello sviluppo psicosessuale (fase orale, fase anale, fase fallica, periodo di latenza e fase genitale). Tuttavia nella sua teorizzazione Freud aveva completamente tralasciato l’influenza delle interazioni sociali dal primo anno di vita, che al contrario possono modificare anche radicalmente la personalità di un individuo. Durante tali fasi di sviluppo la teoria postula la possibilità di fissazioni, ovvero dei blocchi causati dall’eccessiva frustrazione o gratificazione in uno stadio psicosessuale, che possono portare a differenti tipologie (e patologie) di personalità. Ad esempio un adulto con personalità depressiva probabilmente è stato trascurato o eccessivamente gratificato nel primo anno e mezzo di vita (nella fase orale).
Teoria dei Big Five
La teoria dei Big Five di Costa e Mc Crae, è stata elaborata per cercare di spiegare la variabilità individuale di tra gli individui di fattori di personalità. Essa deriva dalla confluenza degli studi lessicali basati sull’analisi linguistica dei termini utilizzati comunemente per descrivere la personalità e sviluppati da Cattel e dagli studi fattoriali basati su calcoli ed estrapolazioni statistiche di Eysenck.
Tale modello postula l’esistenza di CINQUE FATTORI di personalità presenti in maniera trasversale in svariate culture:
  • Estroversione – introversione: fa riferimento all’intensità delle relazioni interpersonali, al livello di attività di un individuo, al suo bisogno di stimoli e alla capacità di provare gioia contrapposto all’introversione, all’essere maggiormente coinvolti dal proprio mondo interno rispetto a ciò che ci circonda;
  • Gradevolezza – ostilità: si riferisce alle modalità relazionali con l’altro, gentilezza, cortesia, altruismo contrapposto all’insensibilità, non curanza e ostilità;
  • Coscienziosità: ovvero il grado di organizzazione degli individui, la loro perseveranza e diligenza, al suo opposto si collocano le persone impulsive e indolenti;
  • Stabilità emotiva: fa riferimento alla capacità di gestione dello stress e delle sollecitazioni esterne a favore del proprio equilibrio interno;
  • Apertura all’esperienza: il versante positivo di questo fattore è la ricerca proattiva, l’esperienza spontanea, la tolleranza e il piacere di esplorare ciò che non ci è familiare, il suo polo opposto è la chiusura e la rigidità verso esperienze nuove e la mancanza di creatività.
La personalità si può misurare?
Si, esistono diversi strumenti condividi dalla comunità scientifica per l’analisi della personalità.
Gli stessi autori che hanno elaborato la teoria dei Big Five hanno altresì creato uno strumento di valutazione della personalità, il NEO – PI – R, si tratta di un questionario strutturato applicabile a persone appartenenti a differenti culture e con lingue diverse. Tale strumento ha rilevato una buona concordanza tra autovalutazione ed etero valutazione (come mi vedo VS come mi vedono gli altri), ha registrato altresì buona validità trans-culturale infatti è stato validato e tradotto in diverse lingue. Esiste inoltre una versione applicabile all’età evolutiva (BFQ – C).
Altri strumenti utilizzati per la valutazione della personalità sono il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI – 2), il Millon e il 16PF di Cattel.
L’argomento relativo alla personalità è molto ampio, quello descritto qui è solamente un piccolo assaggio delle tante teorie e orientamenti che si sono dedicati allo studio di questa parte così importante dell’uomo.

 

Tania Morelli

Nata a Trento nel 1990, dopo la laurea in Studi Internazionali ha scelto di modificare il proprio percorso e si è avvicinata alla psicologia. Durante un periodo in cui ha vissuto in Germania si è interessata all’integrazione degli italiani nel Paese, argomento della sua tesi di laurea con la quale si è laureata in Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Torino nel 2017. L’interesse per la giurisprudenza l’ha portata a concludere un Master in Psicologia Giuridica presso l’ITAT di Torino e dal 2019 collabora con il Tribunale di Trento come consulente psicologo. Tania è specializzanda in psicoterapia dinamica integrata presso il Centro Psicologia Dinamica di Padova.
Si è avvicinata al mondo delle dipendenze grazie al tirocinio post lauream ed attualmente lavora presso la Comunità Terapeutica la Casa di Giano.

 

 

 

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