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Mai più invisibili. Lo slogan delle Comunità terapeutiche italiane nella Giornata internazionale per la lotta alla droga e al narcotrafficio

Casa Giano e Casa Lamar, le due comunità del Centro Trentino di Solidarietà, in attesa dell’annuale “Camminata contro la droga” di domani, celebrano la Giornata Mondiale contro l’uso e il traffico illecito di droga lanciando un messaggio di denuncia “Mai più invisibili” con le altre comunità terapeutiche e le Reti del privato sociale da Intercear, a San Patrignano, da Comunità Incontro all’Associazione italiana per la cura delle dipendenze patologiche, dal Coordinamento nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) a Emmanuel. Unite nella denuncia: “Così non possiamo andare avanti”. Autoisolati fin dall’inizio dell’epidemia vista la mancanza di direttive ad hoc, risparmiate dai contagi proprio per questa lungimiranza, le strutture si sono trovate completamente abbandonate da parte delle istituzioni. Ottanta le volte che i rappresentanti delle reti hanno scritto al governo per assumere dei provvedimenti chiari, ma nessuna considerazione. Il 40% dei servizi sul territorio nazionale è stato costretto a chiudere. Un dato che secondo gli operatori potrebbe aver portato a un aumento del 30% dei morti di droga nel lockdown. Secondo il Centro nazionale dipendenze dell’Istituto superiore di sanità, le prime stime parlano di un aumento delle overdosi, specie perché durante i mesi di chiusura sono state messe sul mercato sostanze tagliate male. La diffusione del Covid 19 è arrivato come uno tsunami in un sistema già traballante e ha comportato una maggior specializzazione dei trafficanti nelle rotte e nei metodi di smercio, sviluppando il cosiddetto darkweb e aumentando la spedizione via posta.
Secondo gli ultimi dati pubblicati nella Relazione al Parlamento, in Italia ci sono oltre 500mila persone che fanno uso strutturale di sostanze illegali e solo una su cinque trova risposte nei servizi, normati da una legge di trent’anni fa. Un vero dramma considerando che una persona al giorno muore per droga, senza contare i decessi per incidenti stradali e altre patologie correlate.

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