Sono una mamma, una delle prime ad avvicinarsi al CTS. Ero disperata e mi sono aggrappata a quella Zattera con tutta la mia fiducia.
Mio figlio non ci credeva, mi snobbava, ma poi vedendo la mia costanza e la mia fiducia, dopo circa otto mesi approdò anche lui a quella Zattera e non la mollò più.
Non so spiegare con quanta paura l’ho seguito nelle varie fasi del Programma, perché sapevo che la costanza non era il suo forte. Ma quando nel 1987 esattamente il 12 ottobre, nel corso della prima “Casa Aperta”, comunicarono che i primi due ragazzi avrebbero aperto la terza fase cioè “Il rientro”, e mio figlio era uno di loro, mi sembrò di cominciare a veder spuntare un po’ di sereno nella mia vita e nella sua, e il sereno continuò, e pur nelle mie paure (che durarono per diverso tempo) cominciai ad aver fiducia in lui.
Ora lui si è sposato, vive la sua vita, malgrado le difficoltà, serenamente e onestamente, ed io ne sono felice.
Per me questa esperienza forte e dolorosa, e poi la conoscenza col Centro, mi aiutano a vivere la vita con un altro modo di vedere le cose, a non abbattermi, ad essere più ottimista. Perché se abbiamo vinto questa battaglia: c’è rimedio a tutto.