MULINO SOCIALE
Il pane è giù un mondo e anche un modo da cui imparare a vivere
Nel pane troviamo i quattro elementi alla base dell’Universo: la terra che dà frumento, l’aria per la lievitazione, l’acqua per impastare, il fuoco per la sua trasformazione, per la cottura.
Il prepararlo in comunità che diventa comunità reale, il suo farsi cum-panis, compagni che condividono il pane; il tempo dell’attesa, della pazienza, quello che serve al lievito per farlo gonfiare. Un tempo lento.
Il pane ha questa lezione magistrale da darci: dovremmo essere disponibili come la farina a farci impastare dalla vita, a consacrarne la sacralità, per trasformarci in nutrimento per noi e per gli altri. Diventare un lievito capace di trasformarsi in nutrimento per noi e per gli altri. Diventare un lievito capace di trasformarsi, in grado di suscitare fermenti di conoscenza, di sentimento, capace di crescere, di aumentare di volume.
La vita del pane ci insegna ad imparare dal grano frantumato a rimanere integri, interi, anche quando ci si rompe, a rimanere onesti, a guadagnarsi il pan con il proprio lavori, col sudore della propria fronte. Essere come il pane integrale che non manca di nulla, che è completo, che ci ricorda di sviluppare in maniera armonica tutto il nostro essere persona. e il pane è il simbolo della comunità, della convivialità, perché il pane o è nostro, condiviso, oppure cessa di essere pane.
Il pane in comunità ha un forte valore simbolico perché anche qui proviamo insieme a mescolare le nostre farine, i nostri racconti, quello che siamo, in modo naturale e semplice, ognuno con i suo tempo il suo spazio.